Trincee di ieri, riflessioni di oggi: l'IIS Scotton esplora la Grande Guerra tra etica e quotidiano

Venerdì 3 aprile, l'aula magna dell'IIS Scotton di Bassano si è trasformata per un’intera giornata in un'inattesa finestra sul passato, ospitando un incontro toccante e stimolante per le classi quinte. Protagonista della mattinata è stato un ex studente dell'Istituto, Pietro Pastega, la cui profonda passione per la Prima Guerra Mondiale lo ha portato a raccogliere e preservare reperti originali provenienti dai campi di battaglia del conflitto.

L'iniziativa, accolta con grande interesse da studenti e docenti, ha offerto un'opportunità unica per affrontare la complessità della Grande Guerra da una prospettiva inedita. Lungi da sterili rievocazioni storiche, l'incontro ha mirato a stimolare una riflessione critica sugli aspetti umani e morali che hanno caratterizzato quel tragico periodo.

Al centro della scena, accanto all'ex studente, una collezione di oggetti che hanno letteralmente attraversato il fuoco del fronte: elmetti ammaccati, gavette arrugginite, frammenti di equipaggiamento, maschere antigas e persino lettere ingiallite dal tempo. Ogni reperto, presentato con cura e rispetto, è servito da spunto per un dialogo aperto e coinvolgente con gli studenti.

L'incontro ha toccato temi cruciali come il significato di patriottismo in un contesto di conflitto così devastante, il ruolo della propaganda e della censura nel plasmare l'opinione pubblica, le indicibili difficoltà quotidiane affrontate dai soldati nelle trincee, e il labile confine tra l'eroismo celebrato e la brutale realtà della guerra.

"Avere tra le mani questi oggetti," ha spiegato l'ex studente, "non è solo collezionismo. È un modo per sentire la presenza di chi ha vissuto quegli anni, per cercare di capire le loro motivazioni, le loro paure, le loro speranze. Attraverso questi reperti possiamo interrogarci sulle grandi questioni etiche sollevate dalla guerra e sul peso della propaganda, che spesso distorceva la realtà."

Gli studenti hanno partecipato attivamente, ponendo domande acute e condividendo le proprie riflessioni. Si è discusso di come la propaganda influenzasse la percezione del nemico e il senso del dovere, di come la censura limitasse la diffusione di notizie reali sulle condizioni al fronte, e di come la sopravvivenza quotidiana nelle trincee mettesse a dura prova la dignità umana.

Particolarmente toccanti sono stati i momenti dedicati alle difficoltà quotidiane dei soldati: la fame, il freddo, la paura costante, la perdita dei compagni. Attraverso i racconti legati ai reperti, si è cercato di demitizzare una visione eccessivamente eroica della guerra, riportando l'attenzione sulla sofferenza individuale e collettiva.

L'incontro si è rivelato un prezioso momento di apprendimento trasversale, capace di coniugare la conoscenza storica con la riflessione etica e civile. L'esperienza diretta con gli oggetti del passato ha reso la storia più tangibile e ha stimolato negli studenti una consapevolezza più profonda delle conseguenze umane dei conflitti.

L'IIS Scotton, con questa iniziativa, ha dimostrato ancora una volta la sua attenzione nel proporre percorsi didattici innovativi e capaci di lasciare un segno significativo nella formazione dei propri studenti, invitandoli a interrogarsi sul passato per comprendere meglio il presente.

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